Ignorantia legis non excusat: è questa l’espressione latina che riassume perfettamente il contenuto dell’art. 5 del Codice Penale, il quale stabilisce un principio fondamentale del diritto penale italiano:
“L’ignoranza della legge penale non scusa.”
In parole semplici, non si può invocare la mancata conoscenza della legge per evitare la responsabilità penale.
🔍 Cosa significa nella pratica?
Nel quotidiano, molte persone – soprattutto sui social – commettono reati convinti di non fare nulla di male. Un commento offensivo, la pubblicazione di uno screenshot privato, una minaccia velata in un messaggio… sono tutte condotte potenzialmente penalmente rilevanti.
Eppure, la difesa tipica è:
“Non lo sapevo…”
“Pensavo si potesse fare…”
“Non era mia intenzione commettere un reato.”
Ecco dove interviene l’art. 5 c.p.: la legge non ammette l’ignoranza come giustificazione. Chi compie un’azione penalmente rilevante è responsabile, anche se non era consapevole delle conseguenze legali.
⚖️ Reati digitali e art. 5 c.p.
Nel contesto moderno, il principio dell’art. 5 è ancora più importante. Alcuni esempi concreti:
- Diffamazione online (art. 595 c.p.): commenti offensivi sui social, forum o gruppi WhatsApp.
- Minacce via messaggio (art. 612 c.p.): frasi aggressive inviate su Instagram o Facebook.
- Revenge porn (art. 612-ter c.p.): diffusione illecita di immagini o video intimi.
- Accesso abusivo a sistemi informatici (art. 615-ter c.p.): entrare in un profilo social altrui senza autorizzazione.
In tutti questi casi, non sapere che si trattava di un reato non evita le conseguenze penali.
👨⚖️ Quando invece l’ignoranza può avere rilievo
Esistono situazioni eccezionali in cui l’ignoranza della legge può assumere rilevanza, ma si parla di ignoranza inevitabile. Si tratta di casi rarissimi, in cui la persona non poteva in alcun modo conoscere la legge violata, anche con la normale diligenza.
Un esempio potrebbe essere la violazione di norme penali straordinariamente tecniche o di recente entrata in vigore, non ancora note al pubblico.
Ma ripetiamolo: sono ipotesi eccezionali e da valutare caso per caso.
🔒 Conclusioni: prevenire è meglio
Nel diritto penale, la prevenzione passa dalla conoscenza. Informarsi, essere consapevoli delle proprie azioni e delle possibili implicazioni legali è l’unico modo per tutelarsi.
Chi utilizza i social, gestisce un’attività online o semplicemente comunica in rete non può più permettersi di “non sapere”.
📞 Serve aiuto per una situazione concreta?
Se sei stato accusato di un reato o vuoi sapere se una tua condotta può avere rilevanza penale, puoi contattare il mio studio per una consulenza riservata.
Ricevo a Roma, in Viale Giuseppe Mazzini, oppure anche da remoto.